top of page

Blog | Quando Achille scoprì di avere una grande vulnerabilità

  • Immagine del redattore: Manuel De Maria
    Manuel De Maria
  • 6 feb 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 7 feb 2021

Cosa ci azzecca Giuseppe Conte con Achille e il suo tallone? La risposta è presto detta: Matteo Renzi. Ebbene, quando nell'agosto del 2019, Matteo Renzi, ancora segretario del Partito Democratico, decise di far nascere il Governo giallorosso, lo fece per allontanare Matteo Salvini dai "pieni poteri". Qualche mese più tardi qualcosa bolliva in pentola: Italia Viva, un partito attualmente dato al 3-4%. Vorrei soffermarmi ad una frase del 2017 di Renzi

Non è accettabile che nel 2017 ci siano ancora i piccoli partiti che mettono i veti #portaaporta — Matteo Renzi

I piccoli partiti che mettono i veti, intendiamoci, possono essere una risorsa. Vengo al punto. Se alla Camera dovesse mai passare una legge contro gli omosessuali, un piccolo partito determinante potrebbe anche essere a sfavore e mandare giù l'esecutivo di cui fa parte. Quella è una scelta responsabile e onesta. Quella di Renzi con Italia Viva no.

Fu così che Conte-Achille scoprì d'avere un punto debole nel suo scheletro.

Quando Renzi decise di creare il suo partito fantoccio (non me ne voglia nessuno per l'espressione, ma questo è) aveva esattamente in testa, pandemia a parte, di giostrare e manovrare l'esecutivo come voleva lui. Un paradosso: ad aiutarlo nel suo piano fa la sua parte proprio la pandemia, perché non sappiamo cosa avesse in testa il trio Rosato - Renzi - Boschi durante quel 2019 ormai in tramonto, ma sappiamo bene cosa aveva nella sua agenda politica Matteo Renzi qualche settimana fa: l'esecutivo Draghi. Perché? Perché ci troviamo di fronte all'estremo protagonismo dell'essere umano.

Caduto il Conte due, Renzi vantava l'aver rinunciato alle poltrone. Durante l'assemblamento del Conte ter, chiedeva ministeri di peso e le teste di qualcuno.

Pronto ad accettare la qualunque, anche nel caso di sangue versato dal popolo nel caso di riforme dispendiose del Governo Draghi ormai nascente, c'è sicuramente qualcosa sotto che fa i suoi interessi. I soldi del MES? I soldi alle banche?

Non sono assolutamente la persona che urla al complotto, né penso che si debba trovare l'oscuro in ogni azione nei Palazzi delle istituzioni. Ma il comportamento di Renzi esprime un opportunismo politico e tempisticamente sbagliato che non solo reca danni al paese (che non mi si venga a parlare di fiducia nei mercati e abbassamento di spread), ma fa emergere un completo senso di superiorità. Un po' come quando da bambini "la palla è mia, se me ne vado non si gioca più". Ecco. Il "leader" di IV è questo: Giuseppe Conte non doveva stare più lì, e non perché lo hanno deciso le prime due forze delle politiche del 2018, ma perché l'ha deciso il "fantoccio". Tenere in scasso un paese e per di più minacciare costantemente una crisi fanno del personaggio politico non solo una figura da non seguire (e se è apprezzato dai fan del centro destra un motivo c'è) ma anche una figura che distanzia la politica dalle persone. E se i retroscena sono veri, ovvero le chiamate di Conte a Renzi, le rassegnazioni di Conte ad avere un dialogo ("Ha già qualche accordo", riferito a Renzi), la vicinanza della squadra dei ministri al Primo ministro uscente fa comprendere ancora di più quanto due ministre in un consiglio dei ministri contino di più (ironicamente) di una compagine di Governo.

Adesso il "bimbo" Renzi è felice: dopo aver colpito al tallone il suo avversario Conte, che non poteva in nessun modo passargli dei soldi del Recovery per girarli a qualche banca (nel frattempo lui guadagna in Arabia parlando di "Neo-Rinascimento") adesso è pronto a chinare il capo a Draghi. Nulla da dire a quest'ultimo. Sappiamo bene però adesso che Renzi è disposto a lavorare con la Lega, con Forza Italia e con la sua ex compagine di Governo. Le cose son due: o Renzi passa a destra, o Renzi è stupidamente intelligente. La cosa sicura è che Renzi è un'opportunista.

Il tempo è galante. Aspettiamo (si spera) il 2023. Poi si vedrà. Sia la porta che la finestra sono già state utilizzate, ma adesso Renzi è rintanato in seminterrato.

Un fierissimo ex sostenitore di IV.

Comentários


Modulo di iscrizione

Il tuo modulo è stato inviato!

  • Facebook
  • Instagram

©2020 di Lo Scacchiere politico. Creato con Wix.com

bottom of page