Blog | Tenere il destino di un Governo sul filo del rasoio è da irresponsabili
- Manuel De Maria
- 19 dic 2020
- Tempo di lettura: 2 min
A ridosso del periodo natalizio la maggioranza vacilla tra recovery, MES e ministeri
Quanto siete disposti a scomettere sul completamento dell'attuale legislatura dell'esecutivo giallo-rosso?
Ve lo dico io: poco. Questo è quanto emerge dagli ultimi giorni politici che vedono uno scontro faccia a faccia tra il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, e l'attuale Presidente del Consiglio. Fondamentalmente, il nodo da sciogliere è uno: il piano sul recovery plan che ha trovato riscontri negativi tra le file di IV.
E seppur con linee di ragione, Renzi non è disposto a fermarsi. Chiaro è, in questo caso, il desiderio dell'ex premier di trarre benefici dall'attuale situazione pandemica che, come ben si sa, porterà nelle casse dello Stato più di 200 miliardi di euro. Cosa, dunque, può succedere?
Chiaramente, l'ombra di una crisi di Governo, sotto una pandemia, è da escludere. Il messaggio di Renzi è chiaro. Il 3% nei sondaggi, tutto sommato, non pesa così poco. Ed è inoltre chiaro che, nel caso in cui il primo ministro non scenda a patti con il leader di partito, ci si possa avvicinare ad uno scioglimento delle Camere da parte di Mattarella. Succederà? Beh... no. L'elezione del prossimo PdR è un passo fondamentale dell'attuale legislatura e, in particolare, di questo esecutivo. Trovare una nuova maggioranza sarebbe estremamente complicato pertanto le soluzioni all'orizzonte non sembrano così rosee. Perché? Semplice. C'è un politico che non fa il politico. O meglio, c'è un politico che agisce secondo i propri personalissimi interessi, pur ben mascherando questi con un non ben definito "sentimento per il paese".

Diciamo la verità. Quando si ha il coltello dalla parte del manico, si ha coraggio da vendere. E Renzi ben lo sa che, senza i suoi voti, crolla la maggioranza. Diciamo allora come stanno le cose. Il famoso "scendere a patti" potrebbe adesso trasformarsi in un ricatto ben architettato. Soprattutto se le minacce sono pubbliche
"Non abbiamo dato i pieni poteri a Salvini, non li daremo a Conte" dichiara Renzi, alludendo al fatto che il piano del recovery non sia soddisfacente e che urge una modifica strutturata. Ha ragione, Renzi. I pieni poteri non li avrà Salvini, non li avrà Conte. Ma li avrà lui, Renzi, metaforicamente parlando. Perché è di questo che si tratta. Quando tieni un Governo in bilico, a fronte di un futuro incerto, per il solo scopo personale, per i soli interessi di partito (qualche ministero di peso in più?) non sei dalla parte degli italiani. Sei irresponsabile. Sei come l'altro Matteo.
In ballo ci sono tanti, tanti miliardi. Tra Mes, Recovery, ministeri di peso e tornaconto personale, la pazza idea di non discutere nei Consigli dei Ministri, ma di fare il circo in televisione può rivelarsi fatale.
Ma si ricordi che la corda, se troppo tirata, si può spezzare. Ironia della sorte, il Rosatellum (di Ettore Rosato) ha una bassa soglia di sbarramento per entrare in Parlamento. Occhio a far ballare il Governo, signor Renzi...
[Immagine di copertina - Agenzia Dire]
[Immagine nell'articolo - Huffington Post]
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