
Abbiamo la peggiore opposizione che potesse capitare
- Manuel De Maria
- 16 lug 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Nella XVII legislatura, per la quale si votò nel 2013, la Lega Nord di Matteo Salvini conquistò il 4% circa, mentre Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni non raggiungeva neanche il 2%, fermandosi a quota 1,96%. Stando ai sondaggi, oggi, si attestano rispettivamente (e approssimativamente) al 25% e al 15%. Qual è la chiave di successo di questi due partiti di destra?
L'efficace (e spesso falsa) comunicazione con gli elettori
I due leader di destra sono amatissimi e molto seguiti sui social: solo Salvini su Facebook conta più di 2 milioni di follower. Nell'era dove tutti (ma proprio tutti) hanno accesso ad internet, la strategia di comunicazione non è più centrata sulle piazze (che, vedremo, sono ancora largamente utilizzate) bensì sulle piattaforme informatiche. Su Twitter, ad esempio, il leader della Lega supera abbondantemente i 45k tweet totali, con una frequenza di pubblicazione che supera la decina (se non addirittura la ventina) di tweet giornalieri. È il metodo più efficace che avvicina il leader politico al popolo ed è un po' il gioco della politica di oggi, dove la destra fa il gioco della sinistra. Ma non è tutto oro ciò che luccica: la "Bestia" (così viene chiamata la macchina che produce giornalmente i contenuti di Salvini) e il corrispettivo per Fratelli d'Italia fanno maggiormente leva sulla disinformazione di massa. Fake news all'ordine del giorno, notizie accuratamente filtrate e spesso non verificate che vengono condivise milioni di volte. Il programma Report ha più volte messo in luce la problematica, sottolineando anche il fatto che tra i follower dei leader ci siano moltissimi account inattivi/falsi e altri puramente "comprati". No, non è uno scherzo. Per ricapitolare. Vengono diffuse fake news, condivise in massa dai follower (veri e non), aumentando il traffico di persone e quindi la popolarità degli stessi leader. Qualcuno si ricorda il "Vinci Salvini"? Applica lo stesso principio. Un trucco fin troppo efficace
La presenza della destra nelle piazze (anche quelle più sgradite in passato)
Ogni giorno, o quasi, abbiamo notizia che sia Matteo Salvini che Giorgia Meloni organizzano dei tour in giro per l'Italia per la loro propaganda elettorale. In particolare, dopo la caduta del Governo Conte I (Lega-M5S) la macchina di propaganda non si è mai fermata, neanche durante la quarantena. Come detto, è il gioco della destra che si finge sinistra. Si parla alla pancia degli italiani, lo si fa attraverso slogan non sempre coerenti ("Prima il Nord" si è magicamente trasformato in "Prima gli italiani") e utilizzando un'arma largamente portatrice di consensi: la religione. Quando la destra si riunisce in piazza questi sono gli ingredienti che mai mancheranno e che travestono questi due partiti da amici del popolo. Travestono, perché la realtà è ben diversa. Qualcuno ha detto "cori contro Napoli e il sud", salvo poi elemosinarne i voti?
La comodità di essere all'opposizione e la frammentazione della sinistra
"Far votare i cittadini è l'essenza della democrazia [...] sollecitarli a votare ogni anno è irresponsabile"
La frase qui sopra riportata è stata pronunciata da Giuseppe Conte, l'allora PdC del Governo Conte I, subito dopo la crisi di Governo innescata da Matteo Salvini, ai tempi Ministro dell'Interno. Dopo aver chiesto i "pieni poteri" (Orban, in Ungheria, ci ricorda qualcosa?) Matteo Salvini, chiaro conoscitore (si fa per dire) della nostra Costituzione, chiede di tornare al voto, ma si ritrova comodamente seduto all'opposizione. Lui cade in entrambi i casi in piedi, incredibile vero? A dirla tutta, l'opposizione per Matteo Salvini è, paradossalmente, un grossissimo vantaggio. Chi sta(va) al Governo ha grandi responsabilità, spesso queste non vengono pienamente comprese o addirittura sottovalutate dai cittadini, per cui prendere una scelta piuttosto che un'altra può rivelarsi fatale, soprattutto in un periodo come questo. Ma stare all'opposizione è tutt'altra storia. Per Matteo Salvini e Giorgia Meloni la stessa opposizione è motivo di propaganda politica (salvo poi tradirsi nelle aule parlamentari europee) che vede nelle proprie scelte di partito l'esatto opposto di ciò che il Governo vuole (e può) fare. E durante la pandemia si è vista tutta la bassezza politica ed intellettuale di questi personaggi. Qualche esempio: il Governo stanzia i 600€ per cittadino: per Giorgia Meloni bisogna erogarne 1000 in ogni conto corrente, salvo poi verificare successivamente chi ne ha diritto; per Matteo Salvini bisogna compilare un foglio (stile Svizzera dice lui, ma smentito dalla Svizzera stessa) per averne molti di più a fondo perduto. Il Governo lavora per stanziare qualche miliardo di euro per l'emergenza: per Salvini ce ne vogliono 200 (prima) e 500 (dopo). Tutte le proposte avanzate dalla destra sono state rifiutate, proposte fuori dal mondo che però hanno un obiettivo: non quello di aiutare il paese, bensì di uscire dal colloquio con il Governo, avvicinarsi ai microfoni della stampa e accusare il Governo di non essere ascoltati. Questa non è opposizione, questo è ostruzionismo.
Infine, una menzione ai piccoli partiti del centro-sinistra: Italia Viva, Azione, +Europa, La Sinistra. Tutti partiti che si attestano al 3% circa e che distruggono l'unità della sinistra. Il centro destra è forte perché ha una coalizione. La sinistra non può permettersi questa frammentazione, salvo regalare il paese in mano agli elementi largamente descritti in questo articolo.
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