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Blog | La vicenda di Willy Monteiro deve farci riflettere su cosa sta diventando la nostra società

  • Immagine del redattore: Manuel De Maria
    Manuel De Maria
  • 13 set 2020
  • Tempo di lettura: 4 min

A distanza di giorni dalla morte del ragazzo 21enne, dovremmo tutti riflettere, dalla classe politica a noi, popolo, su cosa sta diventando la nostra società nel XXI secolo

Inutile spendere ulteriori parole sulla vicenda di Colleferro: la giustizia farà il suo corso, come lo stesso Presidente del Consiglio si è augurato. Il nostro livello di attenzione, adesso, deve necessariamente spostarsi su un argomento più importante. Quali sono le cause che hanno portato a tale tragedia? Anche questa volta si è consumato il "doveva succedere per far si che si intervenisse". Ed è vero. I fratelli Bianchi erano ben conosciuti per numerose risse nella zona. Ma allora perché non si è agito prima?

Dobbiamo fare i conti, anzitutto, con il tipo di clima che si respira nella città. Non vivo lì, non posso dunque dare giudizi, ma ho ben chiaro il tipo di intimidazione che veniva eseguita. Negli ultimi giorni si è sottolineato il fatto che i fratelli fossero appassionati di MMA, ma ciò non è una scusante. Quando si utilizza la violenza lo si fa, appunto, per intimidire. Per far vedere chi è il più forte e chi comanda. Tant'è, nessuno ha mai denunciato, forse, anche volendolo, per paura di essere aggrediti. Qui il discorso si amplia ancora di più. Se un cittadino non denuncia, lo fa perché non ha fede nella giustizia e nelle forze di polizia? Un organo a servizio dei cittadini non deve rendere i cittadini degli inetti solo perché la giustizia non funziona o lo fa parzialmente. Qui risiede dunque la prima spaccatura, il primo allontanamento tra cittadino e Stato, in cui il secondo fallisce nel termine ultimo di una società civile. La condanna. Ma le tappe precedenti?

Bisogna sempre considerare l'ambiente in cui si cresce e, in questo caso, il ruolo che la scuola e l'istruzione svolge. Stando alle foto che gli aggressori pubblicano online, capiamo come non si possa trattare di un problema economico, né, tantomeno, a livello sociale e relazionale. Insomma, non si è né poveri, né vittime di bullismo. Maggiori colpe sono invece da attribuire al sistema dell'istruzione, al sistema scolastico. Perché la scuola, ricordiamo, non deve solo insegnare, ma deve anche formare. I valori devono essere trasmessi da adulti a ragazzi e, in particolar modo, il rispetto degli uni verso gli altri deve essere il punto cardine della crescita morale della persona. Willy, tutto sommato, rappresentava al meglio i valori. Un ragazzo giovane, lavoratore, che in quella serata si è solamente trovato nel posto sbagliato nel momento altrettanto sbagliato. I racconti degli amici, tra le altre cose, sono agghiaccianti. La brutalità con la quale il ragazzo, che voleva solamente fermare una rissa, è stato aggredito, mostra come la formazione dei due fratelli, il rispetto, manchino. E non c'è alcuna scusanza che tenga. In questo frangente, la scuola ha fallito.

E la società? Noi, il popolo? Negli ultimi giorni ho trovato ripugnante il fatto che molti, piuttosto che concentrarsi sulla tragedia e gli aggressori, si siano concentrati sulla presunta etnia del ragazzo, facendo riferimenti anche a cosa sarebbe accaduto se fosse successo parti invertite. La violenza non ha colore e non ha provenienza, va condannata senza se e senza ma. E soprattutto, degli episodi come questi non vanno strumentalizzati. La classe politica e la peggiore destra degli ultimi anni stanno facendo di questa storia il loro simbolo di buonismo. Due soli post, uno a testa, per Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Due post dove non viene fatta menzione dei fratelli e viene espressa condoglianza alle famiglie. Perché parlo di opportunismo? Giorgia Meloni negli ultimi giorni ha accusato la sinistra di essere attaccata e di vedersi attribuita la causa della violenza. Mi rivolgo a Giorgia Meloni: non è lei il problema. Il vero problema sono le politiche razziste e discriminatorie portate avanti da Fratelli d'Italia e la Lega negli ultimi anni, complici di aver messo in campo una campagna elettorale volta a vedere nell'Italia i migranti come il più grande dei problemi. Noi vi accusiamo di questo: di provocare odio all'interno della popolazione per un vostro tornaconto. Un paese allo sfascio, dove l'umanità (intesa come sentimento) non esiste e ciò che prevale è l'indifferenza e l'odio, prima fra italiani e migranti, poi fra italiani stessi. Questa cultura fascista (attenzione: non sto accusando i fratelli Bianchi di simpatizzare il fascismo) nel nostro paese è ormai estremamente radicata e rimanda agli sporchi valori di un tempo.

Purtroppo questo paese sta prendendo una brutta deriva da un po' di anni. La colpa è da attribuire alla classe politica in primis, che ha il potere di indirizzare il paese e successivamente nostra, inetti che vedono i leader politici come dei e capaci di risolvere la qualsiasi, quando in realtà il loro unico obiettivo è lo strumento utile per non vederli mai più: il voto. Che la nostra società possa presto essere umana, lo spero. Ma c'è bisogno di tanta sensibilizzazione e meno propaganda d'odio, che nuoce solamente al clima di un paese che si regge ancora in piedi per quel poco di cultura che oggi è propria di molte donne e di molti uomini.

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